Scuola nazionale di formazione Avis
Ceccherini e Orlandini dalla Toscana
09 ottobre 2018
Il 19 ottobre inizia la quarta edizione della Scuola nazionale di formazione Avis. Si svolgerà presso l'Università degli studi di Milano. La Scuola è un progetto che l'associazione realizza con la collaborazione della Fondazione Campus di Lucca e di Kedrion Biopharma.Ha l'obiettivo di accrescere il grado di consapevolezza dei partecipanti rispetto ai temi della gestione manageriale di strutture non-profit, delle relazioni istituzionali, delle questioni etiche legate al mondo AVIS e dei modelli di sistema sangue in Europa.
Dalla Toscana parteciperanno: Michel Ceccherini di Avis Massa Marittima e Maria Clotilde Orlandini di Avis Montignoso.
Il programma:
ETICA, DONO E MERCATO
19 e 20 ottobre 2018
II modulo si propone di analizzare il rapporto tra etica e mercato, affrontando interrogativi quali: esistono limiti morali al mercato? Come si può dare attuazione a tali vincoli? È possibile, ed è necessaria, un'etica pubblica? Come si connettono queste domande all'attività di AVIS e alla donazione del sangue in generale?
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL NON PROFIT
16 e 17 novembre 2018
II modulo punta ad approfondire le modalità di una corretta organizzazione di enti e organizzazioninon-profit. Saranno discusse questioni quali: come realizzare modelli organizzativi efficienti? Come bilanciare esigenze organizzative, strumenti di management, spinta volontaristica e aspirazioni individuali? Quale atteggiamento manageriale dovrebbe caratterizzare le realtà non-profit in generale e AVIS in particolare?
POLITICA E COMUNICAZIONE NEL NON PROFIT
14 e 15 dicembre 2018
II modulo intende offrire un quadro generale circa i meccanismi politici e il quadro istituzionale in relazione ai quali si inseriscono le attività economiche e di volontariato, con particolare riferimento a quelle di AVIS. Esempi di temi oggetto del modulo sono: quali sono le funzioni delle istituzioni pubbliche? Come si realizzano le azioni di lobbying nelle democrazie rappresentative? Come si comunicano le attività svolte dalle associazioni? Quale ruolo politico, economico e sociale per le associazioni dei donatori di sangue?