Sangue sicuro per salvare le madri
10 giugno 2014
Sabato 14 giugno si celebrerà l'undicesima Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. Il tema scelto per l'edizione di quest'anno è "Sangue sicuro per salvare le madri". L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di garantire, in tutti i Paesi del Mondo, l’accesso alle cure trasfusionali per prevenire i decessi causati dalle emorragie legate alla gravidanza e al parto.
Morire di parto, oggi. Sembra uno scherzo. In Italia, forse, poteva accadere fino a sessanta, settant’anni fa, ma è ancora una realtà per molti Paesi dell’Africa Sub Sahariana e del Sud Est Asiatico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da qualche giorno pubblicato dei dati agghiaccianti: ogni giorno circa 800 donne nel Mondo muoiono per cause prevenibili legate alla gravidanza e al parto, cioè per cause previste e che, quindi, possono essere impedite o eliminate prima del loro manifestarsi o verificarsi. Nel 2013, 289. 000 donne sono morte durante e dopo la gravidanza e il parto. L'elevato numero di morti materne, in alcune aree del Mondo, riflette le disuguaglianze nell'accesso ai servizi sanitari e mette in evidenza il divario tra ricchi e poveri . Quasi tutte le morti materne (99%) si verificano in paesi in via di sviluppo . Più della metà di questi decessi si verifica nell'Africa sub -sahariana e quasi un terzo si verificano in Asia meridionale.
In tutto ciò, l’unico dato positivo è che tra il tra il 1990 e il 2013 , la mortalità materna mondiale è scesa di quasi il 50 %.
Le donne muoiono a causa di complicazioni durante e dopo la gravidanza e il parto. Le principali complicanze che rappresentano l'80 % di tutte le morti materne sono l’emorragia grave dopo il parto, le infezioni dopo il parto, l’alta pressione sanguigna durante la gravidanza e gli aborti condotti senza assistenza medico- sanitaria. Il resto dei decessi sono causati da malattie come la malaria e l'AIDS durante la gravidanza.
Garantendo un opportuno accesso alle cure sanitarie e ai farmaci si potrebbero scongiurare tantissimi decessi. La disponibilità di sangue, di emocomponenti e emoderivati sicuri sarebbero fondamentali; ma, purtroppo non sono disponibili in quanto dei 107 milioni di donazioni di sangue raccolti a livello mondiale in un anno, quasi la metà di esse sono raccolti nei Paesi ad alto reddito, dove vive il 15% della popolazione mondiale.
A ciò bisogna aggiungere che il tasso di donazione di sangue nei Paesi ad alto reddito è di 39,2 donazioni per 1000 abitanti; 12,6 donazioni in quelli a medio reddito e 4.0 nei Paesi poveri.
Sensibilizzare l’opinione pubblica sul 4.0, l’indice di donazione dei Paesi con reddito più basso, è il messaggio della Giornata Mondiale del Donatore 2014.