Le associazioni sulla Giornata Regionale
22 giugno 2015
Il sistema trasfusionale toscano è da sempre un sistema di eccellenza che, grazie all’azione sinergica della Regione, del personale dei Servizi trasfusionali e delle Associazioni della donazione, ha sempre saputo confrontarsi in modo positivo con i bisogni trasfusionali degli ospedali della nostra regione.
Tuttavia la consapevolezza dei tanti punti di forza del nostro sistema non deve farci dimenticare i tanti, troppi punti di debolezza che ancora sono presenti.
La Toscana si conferma una Regione caratterizzata da una forte coesione sociale e da un capitale sociale che ha pochi equivalenti in Italia ed infatti la nostra Regione si colloca da sempre su indici di donazione superiori alle 105 donazioni per mille abitanti compresi tra i 18 ed i 65 anni. Tuttavia questo capitale sociale potrebbe essere messo più proficuamente a servizio della sanità italiana se solo fossimo convinti della necessità di operare a rete, se solo fossimo capaci di programmare meglio e se riuscissimo ad esprimere una organizzazione meno condizionata da specificità e localismi spesso pretestuosi.
Intuizioni positive come il meteo del sangue, come l’AgenDona, come l’officina trasfusionale unica regionale articolata su 3 sedi, una per area vasta, non hanno poi trovato piena e concreta attuazione. Lo stesso sistema informatico a fronte di evidenti e positive intuizioni non trova ancora piena collaborazione da parte delle sedi locali associative ma soprattutto da parte dei Servizi trasfusionali.
C’è ancora “troppo amore” per i documenti cartacei e si stenta a considerare valore irrinunciabile un sistema informatico condiviso.
Quanti donatori ancora oggi vengono considerati come “nuovi” se solo cambiano Servizio trasfusionale dove donare, quante difficoltà ancora scontiamo nel ricostruire la storia donazionale di donatori che donano in più Servizi trasfusionali.
Tutte queste cose costituiscono diseconomie intollerabili in un periodo come quello attuale in cui le risorse sono limitate e proprio per questo dobbiamo perseguire obiettivi di efficienza ed efficacia quanto e più delle Aziende private perché noi ci occupiamo di sangue e plasma che sono il frutto di donazioni volontarie, anonime, gratuite. E allora non sono più tollerabili sacche scadute per iperdatazione, orari di prelievo non a misura di donatore che in alcuni casi arrivano addirittura ad essere limitati al solo arco orario che va dalle 7,45 alle 9,45.
Per tutti questi motivi chiediamo grande attenzione da parte della Regione per il Sistema trasfusionale toscano che non può essere oggetto di tagli orizzontali delle risorse economiche e soprattutto delle risorse umane.
Anpas Toscana - Patrizio Ugolini
Avis Regionale Toscana - Luciano Franchi
Fratres Regionale Toscana - Luciano Verdiani