La donazione nell'Unione
02 settembre 2015
Eurobarometro con l'indagine 426 firma l'ultima ricerca dedicata al mondo della donazione. Pubblicata nel mese di agosto 2015 aveva l'obiettivo di comprendere il comportamento e gli atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti delle donazioni. Sono state indagate la donazione di sangue, plasma, midollo osseo, cordone ombelicale, ovuli e sperma. Sono state anche indagate le opinioni rispetto alle donazioni di tessuti post mortem.
L'indagine inizialmente, ha delineato il contesto, attraverso la definizione di esperienze di donazione di sostanze specifiche del corpo degli intervistati. Successivamente ha stabilito le attitudini a donare, sia in vita sia dopo. Infine, ha considerato l'atteggiamento degli intervistati a ricevere un trattamento con sostanze corporali donate e la necessità di una legislazione a livello dell'UE .
La relazione comprende una ripartizione per Paesi. Fornisce informazioni socio-demografiche dettagliate su genere, età, professione.
Per quanto riguarda il sangue emerge che è la sostanza del corpo che gli intervistati avevano più comunemente donato, più di un terzo lo aveva già donato (35%). Il plasma è il secondo tipo di donazione più diffuso, ed era stato donato da un intervistato su dieci (10%). La donazione di midollo osseo è la meno comune (4%).
Il 2% degli intervistati aveva donato il sangue del cordone ombelicale dopo il parto, le uova (2% degli intervistati di sesso femminile) e sperma (2% degli intervistati di sesso maschile).
Il sangue è anche la sostanza del corpo che maggior parte degli intervistati è disposti a donare in futuro (60%). Inoltre, quasi la metà degli intervistati è disposta a donare il plasma (47 %)
Le motivazioni alla donazione: tra gli intervistati che hanno donato in passato e quelli che hanno dichiarato di essere pronti in futuro a farlo è emerso che la motivazione principale è quella di aiutare gli altri. Seguono quella di sostenere la ricerca medica (33%) e quella di contribuire a supplire alla carenza di queste sostanze (32%).
Si tratta di un'indagine molto ricca, uno strumento utile da cui trarre spunti e vedere cosa ne pensano i cittadini degli altri Paesi dell'Unione. E' stata richiesta dalla Commissione Europea e sarà utile per determinare le politiche future.
Per saperne di più consulta la ricerca. Il testo è disponibile solo in lingua inglese.