Donatore non idoneo? Ora, pari trattamento
17 novembre 2015
Anche i donatori di sangue ritenuti non idonei dal servizio trasfusionale potranno contare su retribuzione e contribuzione figurativa per il giorno di assenza dal lavoro ai fini della donazione. Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha infatti firmato un decreto interministeriale per garantire le stesse tutele previste per i donatori idonei.
Si è così concluso, informa una nota del ministero, l'iter previsto dall'articolo 8, comma 2, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, con cui sono disciplinate le modalità attraverso le quali i lavoratori dipendenti, ovvero interessati dalle tipologie contrattuali di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, possono accedere alla garanzia a carico dello stato che consente loro di vedersi riconosciuta la retribuzione e la contribuzione figurativa, nel caso in cui il medico del servizio trasfusionale certifichi la non idoneità alla donazione. Per le finalità del decreto sono stanziate risorse pari a 406 mila euro per anno.
La nota del Ministero