Zika Virus: nessun allarme, continuiamo a donare
23 febbraio 2016
Un insetto fastidioso, tipico delle nostre estati mediterranee, sta destando qualche preoccupazione. Si tratta della zanzara Aedes Aegypti e della sua stretta cugina la Aedes Albopictus . La zanzara è un potenziale vettore di diffusione dello Zika Virus, un’infezione che decorre in maniera asintomatica nella maggior parte dei casi.
Abbiamo chiesto a Giuseppe Curciarello, delegato SIMTI per la Toscana, quali sono le implicazioni dello Zika Virus rispetto alla donazione di sangue.
Perchè lo Zika Virus si sta diffondendo così rapidamente?
E’ stato pubblicato nella prestigiosa rivista scientifica The Lancet, da Bogoch I.I. e collaboratori, un lavoro relativo ad un modello teorico di diffusione mondiale dello Zika virus. Tale modello è stato elaborato tenendo conto della distribuzione delle zanzare coinvolte nella diffusione: Aedes aegypti e albopictus. Evidentemente sono stati considerati a rischio continenti e località con clima e temperature compatibili per la diffusione. Ma sappiamo che L’Aedes Aegypti (zanzara della febbre gialla) e l’Aedes Albopictus (zanzara tigre), due dei principali vettori di Zika, sono presenti in quasi tutti i continenti, eccezion fatta per l'Antartide (vedi figura 2).
Da questo report si evince che nel periodo esaminato (settembre 2014-agosto 2015) sono stati ben 9,9 milioni i viaggiatori partiti da 50 aeroporti brasiliani e diretti verso, praticamente, tutto il mondo: il 65% dei viaggiatori verso le Americhe, il 27% verso l’Europa ed il 5% verso l’Asia. In direzione dell’Italia sono partiti ben 419.955 viaggiatori, ma molti viaggiatori si sono diretti verso Paesi vicini al nostro come il Portogallo(411.407) , e la confinante Francia (404.525) (vedi figura 1).
Quali sono i rischi per la salute umana?
Il rischio di infezione è proporzionale alla presenza del vettore, ovvero la zanzara.
Nella tabella seguente possiamo notare che l’Italia è una delle regioni, per latitudine (ma lo sappiamo bene dal West Nile Virus) in cui è possibile la diffusione
L' infezione acuta causa frequentemente una sintomatologia sfumata, lieve e dobbiamo anche dire generalmente poco specifica. Può esserci febbricola o febbre, rash cutaneo, congiuntiviti, dolori muscolari e scheletrici e astenia. Questa sintomatologia scompare nell’arco di 2-7 giorni.
I primi cinque casi autoctoni sono stati documentati in Suriname. Attualmente in Brasile ci sono stati tra 440.000 e 1.300.000 casi. Certamente l'infezione si diffonderà anche se è ancora localizzata in America Centrale e Sud America, negli stati della Colombia, El Salvador, Guatemala, Messico, Guiana Francese, Haiti, Honduras, Martinica, Panama, Paraguay, Suriname, Puerto Rico, Venezuela e Brasile. La segnalazione poi, da parte del Ministero della Salute brasiliano, di un aumento della frequenza di neonati affetti da microcefalia in rapporto ad una associazione fra infezione da Zika virus nelle donne gravide e questa patologia (anche se bisogna dimostrare ancora il rapporto causa effetto) crea inevitabilmente preoccupazione.
Quali i riflessi sulla donazione di sangue?
Nella tabella del CNS (Centro Nazionale Sangue) del febbraio scorso, possiamo vedere le aree interessate ovvero le aree geografiche in cui è stato segnalato il virus e la possibilità per la presenza del vettore (zanzara) della trasmissione del virus. Le precauzioni attualmente sono quelle di sospendere temporaneamente dalla donazione, per 28 giorni, il donatore che si fosse recato in una di queste zone. Anche questa volta (come accade per il West Nile virus) si dimostra come il donatore di sangue sia una categoria prontamente informata sulle infezioni emergenti nel momento in cui si reca nelle strutture trasfusionali ospedaliere o nelle unità di raccolta associative per l’atto della donazione. Questa tempestiva informazione si traduce nella protezione della salute del donatore e di conseguenza anche dei pazienti riceventi. L’osservatorio epidemiologico del sistema sangue in campo infettivologico è mirabile in Italia. Le informazioni vengono aggiornate quotidianamente grazie al costante monitoraggio della situazione nazionale e internazionale da parte del Ministero della Salute e del CNS relativamente ai focolai di infezione di questi virus trasmessi dalle punture di zanzare. L’aggiornamento emanato il 21 gennaio dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) considera raccomandati lo screening con test NAT nelle aree affette per i possibili rischi di microcefalia nel neonato, in modo da utilizzare per le gravide che necessitano di trasfusioni sangue negativo per Zika virus.
E i donatori cosa debbono fare?
Secondo Adelmo Agnolucci, presidente di Avis Toscana, tra Dengue, Chikungunya e West Nile Virus, i donatori di sangue, che si spostano molto, sono ormai avvezzi a possibili periodi di sospensione dalla donazione. Non bisogna creare allarmismi, infatti in Italia, la diffusione di questi virus è monitorata da programmi specifici del Ministero della Salute. Inoltre, il Centro Nazionale Sangue e il Centro Regionale Sangue della Toscana ci tengono costantemente informati emettendo specifiche note di monitoraggio della situazione epidemiologica internazionale. Elemento importante, in quanto, nel momento in cui si chiama, o ci chiama, il donatore per la prenotazione della donazione gli domandiamo subito se si è recato in una delle zone segnalate per la presenza del virus. In caso affermativo, lo invitiamo a riprenotarsi una volta che sono trascorsi i 28 giorni di sospensione dalla donazione. E’ chiaro come questo risparmi inutili perdite di tempo al donatore .
E, ove dovessero comparire i sintomi, si manifestano come ci ha spiegato il dott. Curciarello con lievi disturbi. Quindi avanti tutta e continuiamo a donare!