Nel 2017 occorrono ancora gli appelli per andare a donare?
La riflessione e l'invito del presidente di Avis Toscana, Adelmo Agnolucci
18 gennaio 2017
L’assessore alla salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, in una nota ufficiale ringrazia i donatori di sangue per la grande generosità con la quale hanno risposto all’appello di carenza sangue. Questo inizio anno, a causa di maltempo, influenza, festività ha registrato un significativo calo delle donazioni, tanto che si sono dovuti moltiplicare gli appelli ad andare a donare.
Tutto ciò fa piacere perché fa emergere l’animo disponibile degli Italiani e dei Toscani, ma impone contemporaneamente una riflessione: nel 2017 occorrono ancora gli appelli per andare a donare? Possibile che non si riesca a far diventare la donazione, di qualunque tipo essa sia, una prassi costante e consolidata? Quante volte siamo stati a donare e poi ci siamo fatti prendere dalla pigrizia e non siamo più tornati a fare i donatori, sottovalutando l’importanza del gesto che stavamo compiendo? Tanto ci penserà qualcun altro, ci siamo detti. Ma non è così!
E’ vero che a volte è difficile donare: la famiglia, il lavoro, le preoccupazioni o qualcosa che non è andato secondo le aspettative quando siamo andati a donare l’ultima volta, ci hanno fatto cambiare strada e modificare le priorità. Ma il qualcun altro è ciascuno di noi, e dobbiamo farcene carico tutti.
L’invecchiamento della popolazione è un dato di fatto e i donatori vanno “in pensione”. I giovani sono fondamentali e il loro apporto è irrinunciabile. L’appello va a loro. “Fatevi avanti, siate motore di cambiamento, affinché non si debbano più fare appelli straordinari”. Ai meno giovani chiederei di segnalare se qualcosa non va per il verso giusto. Si sa, a volte succede.
E ricordiamoci tutti di prenotare sempre la donazione. Sarà più facile fare una corretta programmazione dei consumi e dei bisogni da parte del Sistema Trasfusionale.
Adelmo Agnolucci, Presidente di Avis Toscana