RosaCeleste: il dibattito è aperto
Concluso il Forum Donne 2017
13 marzo 2017
Maschi e femmine fin dall’infanzia vengono trattati da noi adulti, con atti di routine, in modo completamente diverso. Dai tre ai quattro anni i bambini hanno già terminato il loro percorso di identificazione sessuale e sanno quale è il comportamento che il mondo degli adulti di aspetta da loro, si tratta di un vero e proprio addestramento sessuale. E, leggendo i libri di testo, scolastici e prescolastici, l’attività prosegue. Ci si affida a contenuti e temi che si presuppone siano attendibili e corretti e rappresentino la realtà circostante in modo verosimile.
Inizia così il dodicesimo Forum Donne di Avis Toscana. Irene Biemmi e Danielea Morozzi hanno messo in piedi un vero e proprio spettacolo che ha posto l’attenzione, a tratti in modo serio e scientifico a tratti in modo esilarante, come l’educazione dei più piccoli sia realmente condizionata da stereotipi di ogni genere.
Solo per fare un esempio, vengono citati i luoghi nei quali sono ambientate le vicende. Ne emerge che qualora la storia sia ambientata in spazi aperti, il protagonista è maschile, se ambientata in ambienti chiusi la protagonista è femminile. Ne viene immediato un immaginario nel quale le donne non devono stare fuotri di casa. Ma gli esempi citati sono tantissimi: dall’aggettivazione alle professioni.
Al termine un’interessante tavola rotonda nella quale sono emersi gli sforzi della scuola nel contrastare la differenza di genere tra la popolazione scolastica, ma anche le testimonianze di come di fatto la realtà di tutti i giorni sia ben diversa dalla stereotipizzazione dei ruoli. Un modo per uscire dalla differenza e discriminazione di genere è il rispetto.
E su questo, tutti sono stati concordi.