5xmille e la Riforma del Terzo Settore
Non si tratta di una rivoluzione, bensì del completamento di un percorso iniziato da tempo
26 settembre 2017
Da Corriere della Sera, Buone Notizie, proponiamo l'inchiesta di Rossella Verga con un approfindimento sulle nuove norme che riguardano il beneficio del 5xmille.
Cinque per mille Corsa ai fondi
A differenza di altri ambiti interessati dalla riforma del Terzo settore, per il cinque per mille non si tratta di una rivoluzione, bensì del completamento di un percorso iniziato da tempo. Ma anche con il decreto in vigore dal 19 luglio si ripropone lo schema visto per il Nuovo Codice del Terzo settore: le regole sono sancite, ma per essere attuate hanno bisogno di ulteriori passaggi. Nel caso specifico serve un atto della presidenza del Consiglio da emanare entro metà novembre (120 giorni di tempo dal decreto).
Tra le novità del 5 per mille dell'Irpef, è introdotta una soglia minima per l'erogazione, il cui tetto sarà indicato dal Dpcm. Sarà inoltre ridistribuito con criteri in fase di definizione il cosiddetto «inoptato», una parola tecnica per una cosa semplice: la destinazione delle risorse per cui gli italiani non esprimono indicazione esplicita. Succede tutte le volte che sul modello il contribuente segnala con la firma la categoria di enti che dovranno ricevere la donazione ma non inserisce il codice fiscale del beneficiario. Finora l'inoptato era ripartito in proporzione alle scelte chiaramente espresse, cioè tra coloro che già fanno la parte del leone nella classifica e che ricevono la fetta più grande. Si dovrebbe superare il criterio e garantire maggiore equilibrio nella distribuzione delle risorse.
Un altro punto di svolta, probabilmente il più atteso dai beneficiari, è rappresentato dal dimezzamento dei tempi di erogazione. Continua e leggi l'articolo