Approvato il decreto correttivo al Codice del Terzo Settore
La proroga da 18 a 24 mesi dei termini per adeguare gli statuti
04 agosto 2018
Da Vita.it
«Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, giovedì 2 agosto 2018, alle ore 20.15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte ha approvato le “Disposizione integrative e correttive del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106». A dare l’annuncio è il sito del Governo con un comunicato.
«Su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, relativo al Codice del Terzo Settore», continua la nota.
«Il decreto prevede, tra l’altro, la proroga da 18 a 24 mesi dei termini per adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo; apre all’interlocuzione organica, rafforzando la collaborazione tra Stato e Regioni (soprattutto in materia di utilizzazione del fondo di finanziamento di progetti e attività di interesse generale del Terzo settore); fa chiarezza sulla contemporanea iscrizione al registro delle persone giuridiche e al registro unico nazionale; indica il numero minimo di associati necessario per la permanenza di una associazione di promozione sociale o di una organizzazione di volontariato».
Per i particolari bisognerà aspettare il testo del decreto legislativo.
“Siamo contenti che sia stata accolta la nostra richiesta di approvare un primo decreto correttivo del Codice del Terzo settore dopo le problematiche che erano già emerse in questa prima fase di applicazione della Riforma.” Così la portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Claudia Fiaschi commenta l’approvazione ieri in Consiglio dei Ministri del decreto correttivo al Codice del Terzo settore.
“Ci riserviamo di leggere il testo approvato dal Governo prima di valutare in modo definitivo e puntuale le modifiche che sono state apportate – prosegue la Portavoce –, ma rispetto alle prime note diffuse riteniamo positiva, nello specifico, la proroga del termine per l’adeguamento degli statuti degli Enti. Naturalmente ci auguriamo che nel frattempo tutte le norme, specie quelle fiscali, trovino una forma definita per consentire alle organizzazioni di Terzo settore di poter attuare in modo consapevole le scelte che sono chiamate a fare su aspetti importanti della loro vita associativa. Si tratta di un nuovo importante passo – conclude Fiaschi – di un percorso di riforma già molto lungo che ci auguriamo possa concludersi nel più breve tempo possibile”.
“Ci associamo alle dichiarazioni della portavoce del Forum del Terzo Settore – commenta il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola – e riteniamo più che mai importante procedere alle ulteriori modifiche per superare le criticità applicative. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, AVIS si è attivata fin da subito per recepire le novità introdotte e proseguiremo su questo cammino anche nei prossimi mesi, prima di tutto attraverso l’adeguamento dei nostri Statuti. In questa ottica è essenziale promuovere un confronto profondo, proficuo e costruttivo all’interno della nostra Associazione, tra tutti i suoi livelli territoriali, mantenendo anche un rapporto costante con le Istituzioni. Siamo consapevoli, infatti, che il presente e il futuro del Volontariato italiano si stanno costruendo in questo particolare momento storico ed è nostra responsabilità fornire ogni contributo affinché il processo di riforma possa essere il più proficuo e costruttivo possibile”.