Inviate in Afghanistan unità di farmaci plasmaderivati
Il toccante messaggio di ringraziamento dei medici locali
21 febbraio 2019
Nelle scorse settimane l’Italia ha inviato in Afghanistan unità di farmaci plasmaderivati per il Centro emofilia di Kabul, nell’ambito di accordi di cooperazione resi possibili dalla conferenza Stato regioni.
Il toccante messaggio di ringraziamento dei medici locali ci fa capire quanto sia importante il gesto della donazione e il fatto che nessuna sacca di sangue vada persa.
Di seguito possiamo leggere quanto ha inviato il dottor Arif Oryakhail (Public Health Technical Advisor Italian Agency for Development Cooperation) al nostro Ministero della salute e al Centro Nazionale Sangue.
“Desidero ringraziare vivamente anche a nome del Centro emofilia di Kabul, dei pazienti emofilici afgani, dei loro genitori.
La donazione di fattore VIII e fattore IX plasmatico significa per i pazienti emofilici afgani la vita.
La maggiore parte dei pazienti è costituita da bambini. I genitori, appena sono stati informati dell`arrivo della donazione di fattore VIII e IX plasmatico al Centro emofilia di Kabul, si sono messi in viaggio con i loro figli. I piccoli pazienti accompagnati dai loro genitori sono arrivati da tutte le Regioni dell`Afghanistan. Hanno affrontano il pericolo di un lungo viaggio pur di poter arrivare al Centro per una somministrazione di fattore.
I genitori vivono nell`angoscia di non poter dare una terapia ai loro figli. Senza le donazioni non avrebbero nessuna possibilità di accedere alla terapia.
I pazienti emofilici di tutto l`Afghanistan, i loro genitori Vi ringraziano con tutto il cuore e Vi sono profondamente riconoscenti.
Speriamo vivamente in una stabile collaborazione futura e di poter assicurare ai pazienti emofilici afgani un trattamento costante e sicuro nel tempo in modo da prevenire le malformazioni causate dalla malattia e di poter dare loro un futuro, una possibilità di vita.
L`Afghanistan vi ringrazia”.
Le donazioni dei farmaci plasmaderivati, eccedenti rispetto al fabbisogno regionale e nazionale, sono state rese possibili da alcune regioni e nel quadro dell’accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 che promuove gli accordi di collaborazione per l’esportazione di medicinali plasmaderivati a fini umanitarie lo sviluppo delle reti assistenziali nei Paesi coinvolti. In questi anni, circa 30 milioni di unità internazionali di fattori della coagulazione sono stati esportati in Afghanistan, Albania, Armenia, India e Serbia. In futuro gli interventi verranno estesi anche a Palestina, Kosovo, Egitto, El Salvador e Bolivia.
Fonte: avis.it