L'Aquila 10 anni dopo: dalla nascita di un’Avis ai 600 donatori di oggi
Bilancio del dopo sisma
04 aprile 2019
L’Aquila, 10 anni dopo: dalla nascita di un’Avis ai 600 donatori di oggi
E’ la mattina di 10 anni fa, 6 aprile 2009, quando la città dell’Aquila e i comuni limitrofi sono colpiti da una devastante scossa di terremoto.
Oltre 300 persone rimangono sotto le macerie. Migliaia di edifici, chiese, imprese crollano. Il centro storico di una bellissima città all’improvviso non esiste più.
In tutta Italia parte però una bellissima gara di solidarietà per la ricostruzione. Anche AVIS NAZIONALE – con il sostegno di tutte le sue sedi e i suoi donatori – non si tira indietro.
Nei mesi successivi, diverse iniziative vengono finanziate grazie anche ai donatori di sangue.
Insieme ai contributi economici, all’Aquila riparte anche la vita sociale. E nasce – pur tra mille difficoltà – una sede Avis comunale, con la prima donazione di sangue effettuata il 20 febbraio 2010 dall’allora prefetto Franco Gabrielli.
“Sono stati anni molto complessi e problematici”, racconta oggi la presidente della comunale, Maria Rita Cassiani. “Da allora ad oggi, però, siamo riusciti a ricostruire tanti rapporti e in questo momento abbiamo quasi 600 donatori”.
La presidente parla con orgoglio del suo consiglio direttivo (quasi tutto al femminile e un po’ ‘capoccione’, ad eccezione di uno straordinario medico di famiglia), dei rapporti con le caserme (sempre disponibili alla chiamata a donare), della ripresa dei contatti con scuole e Università e del legame con il centro commerciale l’Aquilone (dove è situata la sede). “Devo ringraziare tante realtà, come la caserma militare Pasquali, la Guardia di Finanza, la Fondazione della Cassa di risparmio dell’Aquila, il Rotary e il Rettore”,
“Abbiamo avuto e ancora abbiamo un grande sostegno e una grande amicizia da parte di Avis regionale e provinciale, così come dell’ex consigliere nazionale, Domenico Leone”.
Importanti sono stati e sono ancora i volontari di servizio civile.
Il prossimo mese, proprio per testimoniare il saldo legame tra tutti i livelli associativi, Avis regionale Abruzzo terrà l’assemblea regionale proprio all’Aquila, presso il Consiglio regionale. “ Sappiamo che a l’Aquila ci sono ancora tanti problemi – racconta il presidente di Avis regionale, Giulio Di Sante – e tante ferite, non solo nelle infrastrutture. Tante persone, in questi anni, hanno lasciato la città. Noi però, vogliamo continuare a essere vicini alla nostra sede comunale e a tutti i suoi donatori, perché la presenza dei nostri donatori è molto importante per tutto il tessuto sociale”.
La raccolta fondi di AVIS
Il post terremoto 2009 AVIS si è mossa con una raccolta fondi che è arrivata a oltre 800.000 euro.
Il principale intervento di AVIS è stato il finanziamento degli arredi e della tensostruttura sportiva polivalente della residenza universitaria San Carlo Borromeo.
Al suo interno sono ospitati 120 studenti (di tutte le confessioni e le provenienze geografiche) e vi sono sale studio, cucine, lavanderie, aree ricreative e sale computer.
Un ambiente all’avanguardia dove oltre alla qualità dei servizi si può respirare un clima di grandi relazioni umane.
Sono poi stati consegnate alla mensa universitaria della ex caserma Campomizzi dell’Aquila, all’Azienda per il diritto allo studio dell’Aquila e alla comunità universitaria, nuove attrezzature da cucina.
da avis.it