Lavorare insieme per prevenire le carenze di sangue
Il punto della situazione al seminario di Avis Regionale Toscana al Festival della Salute
01 novembre 2021
Fare il punto sul sistema sangue, con uno sguardo di insieme che analizza le sfide regionali in Toscana nel contesto nazionale ed internazionale. Era questo l'obiettivo del seminario "Io dono, tu vivi - il viaggio di sangue e plasma tra autosufficienza e buon uso” che Avis Regionale Toscana ha organizzato all'interno del Festival della Salute sabato 30 ottobre. L'incontro è stato introdotto dai saluti di Valter Alberici, assessore all’Innovazione e alle politiche attive del Lavoro del Comune di Viareggio e di Maurizio Rossetti, presidente di Avis Comunale Viareggio, il quale ha sottolineato l'importanza di "approfondire tematiche di rilevanti per tutti i dirigenti associativi di Avis".
La presidente di Avis Regionale Toscana Claudia Firenze ha introdotto i relatori, ricordando le grandi difficoltà per rispondere ai fabbisogni di sangue e plasma dei mesi estivi". "E' importante - ha detto Firenze - confrontarci sul periodo appena trascorso per riflettere insieme su come migliorare la nostra azione nella prospettiva di contenere le criticità. Io dono tu vivi - ha aggiunto Firenze - è il titolo che abbiamo voluto dare a questo momento di approfondimento e richiama campagna nazionale 'Dona in doppio' che Avis Regionale Toscana ha rilanciato per promuovere la donazione di sangue e plasma".
Il Direttore SOC ex Azienda Usl 2 Lucca Rosaria Bonini ha sottolineato quanto sia necessario, al fine di prevenire carenze ed esuberi di globuli rossi, mantenendo in equilibrio il sistema, lavorare su tre fronti: il monitoraggio sui consumi, la programmazione della raccolta e la programmazione assistenziale ospedaliera e quindi il buon uso del sangue e dei suoi componenti. Bonini ha evidenziato quanto sia efficace lo strumento di prenotazione del Centro Regionale Sangue - l'agenda digitale - e quanto da essa si rilevi che la massima richiesta di prenotazione da parte dei donatori si concentri nel fine settimana, suggerendo, nei limiti del possibile e considerando le disponibilità e possibilità di personale, di favorire le attività di prelievo nei giorni non lavorativi.
A tal proposito la presidente di Avis Regionale Toscana ha sottolineato quanto a fine agosto, a fronte di un aumento della raccolta dell'1,2%, si rilevava un incremento del 5% sul fronte dei consumi. "Pertanto - ha affermato Firenze - è questa forbice che ha generato la profonda carenza estiva. La Toscana - ha aggiunto Firenze - è tra le prime regioni in Italia per volume di cosidetto turismo sanitario, vale a dire di pazienti provenienti da altre regioni che beneficiano del sangue dei donatori toscani, richiudendo un sforzo maggiore. E' opportuno considerare tutto questo per valutare correttamente il sistema sangue toscano".
Il Contract Manufacturing Lead di Takeda Italia Francesco Da Prato ha illustrato il contributo toscano di plasma all'interno dell'accordo Planet, pari al 41% sul totale dei 5 soggetti consorziati (Campania, Molise, Marche, Toscana, FFAA). Da Prato ha svolto una panoramica sui prodotti che Takeda fornisce grazie al plasma proveniente dalle donazioni dell'accordo.
Il Direttore SOC Meyer e Responsabile del Centro Regionale Sangue Toscana Franco Bambi ha poi sottolineato l'importanza di un'efficace organizzazione ed una equilibrata collaborazione di tutti gli attori del sistema sangue regionale come prerequisito essenziale per il buon uso. Bambi ha ricordato come il solo 20% del plasma venga utilizzato per uso clinico, cioè somministrato direttamente al paziente, mentre l'80% sia destinato alla produzione farmaceutica. "Nel 2020 - ha affermato Bambi - il conferimento del plasma all'industria da parte della Regione Toscana ha avuto un sostanziale incremento, dato in controtendenza rispetto all'andamento nazionale, grazie probabilmente all'effetto volano svolto dal progetto 'Tsunami' per lo studio del plasma iperimmune per la cura dei sintomi da Covid - 19".
Le conclusioni sono state affidate al presidente di Avis Nazionale Gianpietro Briola che ha espresso il suo apprezzamento per l'iniziativa e sottolineato quanto alcune criticità si riscontrino da anni senza aver ancora trovato soluzione. "Auspico - ha detto Briola - che la stagione di uscita dalla pandemia con le opportunità del Pnrr possano portare ad una svolta. In merito alla carenza di personale - ha aggiunto - una soluzione può essere l'integrazione fra sistema pubblico e associazione per garantire una maggiore flessibilità. I modelli organizzativi non sono immutabili, ma possono essere modificati alla luce delle mutate esigenze".