Progetto Re.Atti.Vo.
Indagini, formazione e incontri sul territorio
21 marzo 2024
Incrementare il numero dei nuovi donatori e mantenere il legame con coloro che hanno già donato almeno una volta presso le sedi Avis. Sono questi gli obiettivi del Progetto Re.Atti.Vo, iniziativa di Avis Toscana con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Toscana, che ha coinvolto attivamente anche il dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, con una ricerca per comprendere le ragioni che spingono i donatori a non tornare a donare, nonostante il desiderio di farlo.
Il progetto è stato organizzato in tre fasi, con due giornate di formazione e tre incontri sul territorio, ha coinvolto una platea di 7000 ex donatori in Toscana, dalla quale è stato estratto un campione rappresentativo di 370 donatori, e che ha visto la partecipazione attiva di oltre 160 persone.
Durante la prima fase di ricerca condotta tra ottobre e dicembre 2023, svolta da un gruppo di ricerca dell'Università di Pisa coordinato da Andrea Salvini, Professore ordinario di Sociologia Generale del dipartimento di Scienze Politiche, sono state indagate le ragioni che portano all'abbandono della pratica della donazione.
I dati della ricerca sono poi stati condivisi con i partecipanti delle due giornate di formazione, che si sono svolte il 27 gennaio a Montecatini Terme per dirigenti e collaboratori associativi Avis dell'Area Toscana Centro-Nord e il 10 febbraio a Montepulciano per l’Area Toscana Sud, per individuare buone pratiche e attività efficaci di promozione della cultura del dono di sangue e plasma sul territorio.
Sarebbero soprattutto gli impegni lavorativi, la famiglia o le attività sportive ad allontanare i donatori di Avis Toscana che si sono presentati almeno una volta nei centri trasfusionali e che oggi manifestano una disaffezione principalmente imputabile a queste cause. Inoltre, tra i tra i “non più donatori” occorre distinguere coloro che hanno smesso del tutto da chi si trova in una condizione di incertezza rispetto alla possibilità di tornare a donare. Uno scenario che Avis Toscana osserva con forte attenzione, anche a fronte di un fabbisogno elevato e periodico.
Ultima fase del progetto sono stati gli incontri sul territorio che hanno saputo mettere in atto valide procedure di chiamata e di prenotazione delle donazioni. Il 16 febbraio, per l’Area Toscana Nord Ovest, siamo stati presso la sede di Avis Comunale Rosignano M.mo (LI), il 29 febbraio nella sede Comunale di Foiano (AR) per l’Area Toscana Sud Est e abbiamo concluso con la condivisione delle buone pratiche nella sede Regionale di Firenze, con le sedi dell’Area Vasta Toscana Centro.
Il progetto Re.Atti.Vo. “È una ricerca al contempo interessante e scomoda. Il fabbisogno di sangue e plasma in Toscana resta in continua crescita e, accanto alla base dei donatori periodici, abbiamo bisogno di far entrare nuovi volontari e di recuperare chi si trova in una condizione di disaffezione. L’indagine dimostra che la difficoltà maggiore è quella di conciliare gli impegni della vita privata con la cultura del dono. I segnali non possono dunque essere sottovalutati, ma non ci fermiamo qui.
Grazie al nostro progetto Re.Atti.Vo, stiamo già lavorando per approntare contromisure concrete per ridurre questo gap, e per promuovere una maggiore flessibilità oraria nei centri trasfusionali. Accanto a questo, prevediamo di migliorare le procedure di chiamata e di prenotazione che vengono svolte dai nostri volontari che, opportunamente formati, si confronteranno tra loro sui territori, così da rendere ancora più snello e fluido l’intero processo della donazione”. Claudia Firenze, Presidente di Avis Regionale Toscana.