Il bilancio delle Botteghe della Salute
In Toscana boom di richieste per assistenza per servizi come Spid e prenotazione visite
22 aprile 2025
Attivare lo Spid, prenotare una visita specialistica, pagare un ticket. Ad aiutare in queste operazioni ci pensano le Botteghe della Salute, il progetto avviato in Toscana dalla collaborazione tra Avis e Anci Toscana che offre servizi di prossimità per cittadini e donatori per sensibilizzare sui diritti di salute e favorire la cultura del dono, l'accessibilità - libera e gratuita - ai servizi pubblici e alla sanità digitale attraverso l'impegno attivo dei volontari e dei giovani in servizio civile con Avis Toscana.
L'iniziativa, grazie anche al progetto di Servizio Civile Digitale “Giovani smart: donazioni di sangue e plasma e servizi sanitari digitali più accessibili per tutti” attivato lo scorso dicembre, sono ad oggi 40 le sedi Avis in Toscana che hanno attivato un sportello Bottega della Salute per offrire a cittadini e donatori servizi gratuiti di sanità digitale.
“In totale, dall'attivazione del progetto nel 2022 sono stati offerti 2.135, di cui 722 nel 2024: a maggior parte riguardano il servizio di attivazione Spid (267 servizi l'anno scorso) e di supporto per le applicazioni di sanità digitale come Toscana Salute e App IO (156 servizi). Le Botteghe della Salute sono un supporto importante alla popolazione garantiscono l'accesso ai servizi pubblici, riducendo il divario digitale e sensibilizzano al valore della solidarietà e del dono” afferma Claudia Firenze, Presidente di Avis Toscana.
Nelle sedi Avis aderenti, meglio se su appuntamento telefonico, oltre a informazioni sui requisiti e le modalità per diventare donatori di sangue e plasma, è possibile fruire di un supporto digitale per acceso al Fascicolo Sanitario Elettronico, lo sblocco Pin Tessera Sanitaria, l'attivazione dello Spid, prenotare visite ed esami attraverso il Cup online, prenotare esami ematici (Zerocode), cambiare medico online, pagare ticket online, scaricare la certificazione fasce di reddito per esenzione.
A dare una mano sono i giovani del Servizio Civile Digitale.