Servizio Civile: anche Avis Toscana a Bagno di Romagna per l’ultima tappa del percorso formativo
03 luglio 2025
Si è concluso a Bagno di Romagna (FC) il percorso “Formiamoci per formare”, un triennio di lavoro che ha coinvolto circa 40 formatori del Servizio Civile Universale AVIS, provenienti da tutta Italia. Un’occasione preziosa per rafforzare le competenze di chi, ogni anno, accompagna centinaia di giovani nei progetti dell’associazione. Presenti anche Silvana Gabiccini, vicepresidente con delega a scuola, servizio civile e formazione, e Giulia Pieri, responsabile del Servizio Civile e dell’Area Operativa Progettazione e Formazione, in rappresentanza di Avis Regionale Toscana.
Tre giornate intense, dedicate alla crescita professionale, al confronto e alla condivisione di strumenti e metodologie per rendere sempre più efficace il ruolo del formatore all’interno del Servizio Civile. A fare gli onori di casa, insieme al presidente di AVIS Nazionale Oscar Bianchi, anche il presidente di Avis Emilia-Romagna Roberto Pasini, il consigliere nazionale Maurizio Pirazzoli e il consigliere nazionale Fausto Aguzzoni, già referente nazionale del Servizio Civile.
Il percorso formativo si è sviluppato in tre tappe: Acireale (2023), dove è stato approfondito il tema del coinvolgimento attivo; Porto Cesareo (2024), con un focus sulle competenze comunicative e relazionali del formatore; e infine Bagno di Romagna (2025), dove i partecipanti hanno acquisito strumenti pratici per la progettazione, la gestione e la conduzione di corsi e incontri formativi.
Parole chiave come competenze, gestione e organizzazione hanno guidato ogni fase di questo percorso, pensato per offrire ai formatori un bagaglio solido e aggiornato, capace di rispondere alle sfide educative e sociali di oggi.
Come ha ricordato Oscar Bianchi, «quello della formazione è un tema di importanza strategica non solo per la nostra associazione, ma per l’intero mondo del volontariato. Poter contare su persone proattive e disponibili a mettersi a disposizione per gli altri è fondamentale, ma lo è altrettanto fare in modo che queste stesse persone siano sempre più preparate e pronte ad adempiere ai compiti richiesti. In questo, il Servizio Civile Universale di AVIS ne è la precisa dimostrazione. Quello di Bagno di Romagna non è un punto di arrivo, ma il punto di partenza di un percorso che continueremo a portare avanti con sempre maggior determinazione e coinvolgimento reciproco».